Per attuare un progetto in cui il pedalare acquisisca un elevato grado di sicurezza è necessario intraprendere azioni coordinate in vari campi:
- creare sensibilità, volontà politica e cultura della sicurezza stradale mettendo a disposizione risorse umane, finanziarie e normative per le attività di studio, controllo, monitoraggio e educazione;
- sperimentare e divulgare esperienze di successo e incentivare interventi infrastrutturali, soprattutto in ambito urbano;
- elaborare i dati raccolti e mettere a punto gli interventi correttivi.
Inoltre è importante attivare in forme e tempi diversi le seguenti azioni:
- nella gestione del traffico e nella costruzione delle strade, promuovere interventi di moderazione del traffico e realizzare percorsi ciclabili su aree vaste, riordinando la mobilità secondo piani improntati alla mobilità sostenibile intesa in termini energetici, di emissioni, di utilizzo dello spazio pubblico e dei costi sociali;
- nel campo della comunicazione, attivare studi ed applicazioni estese con metodi di marketing per l’analisi motivazionale dei comportamenti, costruendo la propensione al cambiamento;
- nel campo dell’educazione scolastica far evolvere l’“educazione stradale” in “educazione alla mobilità”, creando consapevolezza e modelli di comportamento acquisiti e spontanei.
- L'A BI CI per pedalare in sicurezza
- D.Lgs. n.285 del 30 aprile 1992 “Nuovo Codice della Strada
- Legge n.366 del 19 ottobre 1998 “Norme per il finanziamento della mobilità ciclistica”
- D.M. n.557 del 30 novembre 1999 “Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili”